Permuta Oro Usato o Vendita?

permuta oro usatoA volte si parla indifferentemente di permuta o di vendita dell’oro usato: si tratta però di due operazioni molto diverse tra loro, che si differenziano notevolmente. Infatti sono due procedure diametralmente opposte. Nel primo caso si lascia presso una gioielleria (l’unico esercizio commerciale abilitato alla vendita di gioielli) il proprio oro usato con l’obiettivo di acquistare altri monili. In questo modo non si vendono i propri gioielli o prodotti di oreficeria ma li si utilizza per finanziare l’acquisto di altro oro e metalli preziosi sotto forma di collane, braccialetti, orecchini, anelli e spille. Nel secondo caso si trasformano i propri gioielli e gli oggetti preziosi in denaro contante con il quale acquistare libri di testo, capi di abbigliamento per l’attuale o la futura stagione, abbonamenti vari oppure dispositivi tecnologici di ultima generazione. Questa operazione può essere compiuta presso i compro oro e meno spesso presso i banco metalli.
Al tempo stesso questi negozi permettono di vendere non soli i gioielli che non si indossano, ma anche quelli rotti oppure danneggiati: in questi esercizi commerciali, infatti, si fa riferimento alla quantità di metallo prezioso contenuta. Si vede quindi come le possibilità offerte dagli esercizi commerciali che acquistano oro usato dai privati sono molto più ampie e diversificate. Infine bisogna tenere a mente che gli oggetti preziosi e i monili possono essere sia d’oro che d’argento. La valutazione, ovviamente, segue quotazioni diverse.
Entrambi i prezzi applicati fanno riferimento alla quotazione in Borsa del metallo puro, tuttavia l’oro si caratterizza per leggere oscillazioni nel corso della stessa giornata: infatti il suo valore è determinato due volte al giorno dalla Borsa di Londra e poi diffuso su tutti gli altri mercati finanziari e in tutti i contesti dove si tratta questo metallo. Al tempo stesso bisogna ricordare che i gioielli e l’oro usato che i privati decidono di vendere oppure di offrire in permuta sono nella maggior parte dei casi in oro 18 carati oppure in argento 950. Si tratta di due metodi per indicare quale sia la percentuale di metallo prezioso contenta nell’oggetto; infatti sia in gioielleria che in oreficeria e in argenteria si utilizzano leghe. Si tratta di una soluzione obbligata per ovviare alla grande duttilità dei materiali e impedire che gli oggetti prodotti si rovinino in poco tempo. Per questo motivo è necessario prestare attenzione alle quotazioni applicate dal negozio, così da evitare fraintendimenti e ottenere alla fine una cifra minore rispetto alle proprie aspettative.
Infatti bisogna tenere a mente che l’oro puro segue precisamente la valutazione della Borsa di Londra e che riguarda anche il bene rifugio finanziario. Al contrario l’oro 18 carati ha un valore che si ottiene sottraendo alla quotazione del metallo una percentuale variabile del 30-35%. Inoltre ogni esercizio di compro oro applica una diversa politica di prezzi in base al guadagno che intende ottenere. Di conseguenza è bene comparare i prezzi prima di effettuare realmente la transazione commerciale, in modo da poter portare a termine quella più conveniente dal punto di vista economico e da quello delle garanzie offerte.
Nelle grandi città, ad esempio a Roma, si è avvantaggiati dal fatto che sono presenti tantissimi esercizi commerciali tra i quali poter scegliere. La valutazione avviene non fisicamente ma controllando i prezzi applicati consultando i siti web dei diversi negozi. Sulla pagina a volte si trova anche il servizio blocca prezzo: si tratta di una soluzione per mettere la vendita del proprio oro usato al riparo dalle fluttuazioni borsistiche. In questo modo si blocca il valore del metallo prezioso per 24 oppure 48 ore in maniera che non subisca ribassi. Quindi si può andare successivamente in negozio per effettuare la vendita applicando però il prezzo prefissato.
Al tempo stesso, nel caso della permuta, bisogna tenere a mente che i gioielli ottenuti in cambio hanno una valutazione molto più alta rispetto a quella dei monili lasciati dal privato: infatti si aggiungono la lavorazione del metallo e il guadagno che l’operatore vuole ottenere.

Vendere Oro Usato – abbiamo in casa delle miniere?

32140475-miniera-d-oro-tunnel-sotterraneo-della-ferrovia-archivio-fotograficoL’oro è un metallo prezioso di cui tutti conoscono l’uso nel settore della gioielleria e dell’oreficeria: infatti quasi chiunque possiede una catenina, un braccialetto, un anello oppure un paio di orecchini in oro. Tuttavia questi oggetti sono in oro 18 carati, cioè in una lega dove la percentuale di oro è solo il 75%. La parte restante è formata da metalli leganti (rame, argento, palladio, nichel) che rendono il materiale più resistente e capace di durare a lungo nel tempo. L’oro puro è troppo malleabile e duttile per poter essere usato per la realizzazione di oggetti. Ciononostante il metallo aureo 24 carati si trova comunemente nelle case in quanto viene usato per fabbricare i circuiti e le componenti interne di gran parte dei vari dispositivi elettronici. Si parla non solo di cellulari, smartphone, computer e tablet, ma anche nelle lavatrici, nelle auto, nelle videocamere e nelle play-station. Tuttavia le maggiori quantità si trovano nei prodotti informatici, in particolar modo nei computer. Qui l’oro è presente nella memoria RAM, nei processori, nelle varie schede di espansione, nelle schede video, nei connettori della batteria, nella scheda madre e nelle porte USB del laptop.

come-estrarre-oro-schede-elettroniche-pcLa grande diffusione dell’oro come materiale per l’elettronica è dovuta al fatto che questo metallo è un eccellente conduttore sia dal punto di vista termico che da quello elettrico. Al tempo stesso è inalterabile agli acidi e resiste perfettamente all’ossidazione. Anche se il settore della fabbricazione di computer e dei dispositivi elettronici ne impiega ogni anno un notevole numero di tonnellate, bisogna tenere a mente che la quantità di questo metallo prezioso presente in ogni esemplare è minima. Si parla di circa 2-4 grammi per dispositivo (le quantità più alte si trovano nei computer), tuttavia è bene rilevare che si tratta sempre di metallo puro. Di conseguenza il suo valore può arrivare anche a 30 euro al grammo.
Per questo motivo, considerato anche il fatto che il prezzo del metallo giallo ha avuto negli ultimi anni una tendenza al rialzo, sono sempre di più i soggetti che decidono di mettere in atto il recupero dell’oro dai rifiuti elettronici e informatici. Spesso anche i privati e le persone comuni decidono di cimentarsi un questa attività in quanto semplice da praticare: è sufficiente acquistare uno stock di computer e cellulari rotti per poi smontarli, identificare le componenti dove è presente l’oro e separare il metallo dai residui. Tuttavia bisogna tenere in grande considerazione il fattore sicurezza perchè per la separazione dei materiali si impiegano sostanze chimiche apposite, in particolare gli acidi. Infatti l’oro non si altera, mentre gli altri metalli si sciolgono. Si consiglia di rivolgersi quindi alle numerose aziende specializzate, spesso organizzate sotto forma di consorzi, che si sono diffuse in questo settore. Si tratta di un’attività abbastanza remunerativa, soprattutto se si lavora sulle grandi quantità: ogni anno vengono prodotte 50 milioni di tonnellate di RAEE in tutto il mondo e il livello dei rifiuti informatici ed elettronici è destinata ad aumentare a causa della continua innovazione tecnologica e dei fatto che i dispositivi elettronici hanno una vita molto breve perchè non sono più attuali.
Ci sono diversi metodi per il recupero dell’oro: uno dei più recenti unisce il basso costo e la velocità dell’operazione al rispetto per l’ambiente. Si utilizza una soluzione di ossidante e acido acetico per separare l’oro dalla componente elettronica in 10 secondi. Al tempo stesso si lasciano intatti i circuiti in ferro, nichel e rame, così da poter recuperare anche questi metalli. Al momento i procedimenti industriali più diffusi sono l’idrometallurgia e la pirometallurgia: in questo caso si sottopongono i rifiuti elettronici a temperature superiori a 1.000°C. Molto meno costosa è l’idrometallurgia, basata sull’utilizzo di solventi liquidi che contengono acidi. L’inconveniente è il fatto che non si possono recuperare gli altri materiali. Un altro metodo, infine, è rappresentato dall’idrolisi, che può avvenire in camera stagna evitando la produzione di fumi, scorie e diossine in quanto il recupero dell’oro avviene per raffinazione. Al tempo stesso si separano anche gli altri metalli presenti nelle schede informatiche, mentre la componente di plastica produce l’energia elettrica utilizzata per portare a termine l’operazione.

Banco metalli servizi utili

Financial indicators,Chart, Gold barI Banco Metalli sono operatori professionali in oro e per legge devono essere registrati come società: sono molto più affidabili dei Compro Oro, in quanto devono soddisfare requisiti più stringenti. Ad esempio tutti i componenti dell’azienda (non solo i dipendenti, ma anche i tecnici e lo stesso titolare) devono avere dei requisiti di onorabilità e professionalità. Infatti tutti i membri dello staff sono persone altamente qualificate, che quindi possono gestire in maniera ottimale tutte le tipologie di contrattazione e soddisfare le esigenze dei vari tipi di cliente.

Non bisogna dimenticare che la clientela dei Banco Metalli non è composta solo da privati, ma anche e soprattutto da gioiellerie, orafi, commercianti in oro e metalli preziosi, Compro Oro di medie e piccole dimensioni. Per questo i servizi offerti sono molteplici. L’attività più rilevante del Banco Metalli è la vendita di oggetti in metalli preziosi per proprio conto oppure per conto di terzi; al tempo stesso produce e negozia compravendite di oro da investimento o di metallo pregiato da usare in ambito industriale. Da questo punto di vista le sue funzioni sono simili a quelle di una banca o di un operatore finanziario. Per questi motivi questi esercizi commerciali si pongono al vertice della filiera, operando a 360° e diventando punti di riferimento fondamentali per tutti coloro che operano nel settore. Molte volte offrono anche un servizio di consulenza, così da aiutare le realtà più piccole nell’adempimento delle incombenze burocratiche.
Avendo l’abilitazione a trattare ingenti quantità di metalli, i Banco Metalli possono vendere e acquistare da e a gioiellerie e Compro Oro gioielli e oggetti ornamentali a prezzi molto convenienti; inoltre possono ritirare l’invenduto di questi esercizi commerciali. Di conseguenza i Compro Oro sono maggiormente tutelati in fase di investimento iniziale oppure durante i periodi di crisi. In genere questo servizio viene garantito attraverso un’affiliazione, le cui condizioni variano volta per volta: di conseguenza ogni partner riceve una proposta ad hoc. Alcuni Banco Metalli offrono anche servizi di marketing, di consulenza e di assistenza 24 ore su 24 ai propri affiliati. Sia i privati che i commercianti possono usufruire del blocca prezzo e del tracking online: nel primo caso è possibile prenotare la vendita di oro e argento alla quotazione del momento. In questo modo ci si mette al riparo da possibili fluttuazioni al ribasso del prezzo dell’oro. Invece il tracking consente la consegna e il ritiro dell’oro in condizioni di massima sicurezza.
Occorre tenere a mente che i clienti dei Banco Metalli come oreficerie, Compro Oro e laboratori orafi possono effettuare la vendita di metallo aureo alla società attraverso due modalità differenti: la prima è la tocca. Si tratta dello stesso sistema impiegato da questi esercizi commerciali per acquistare oro dai privati e consiste in una valutazione molto rapida anche se meno precisa. Molti Banco Metalli effettuano questo servizio per quantità inferiori a 400-500 grammi, sotto forma di preziosi interi. Inoltre viene eseguita solo un’analisi superficiale della purezza dell’oro e quindi viene applicato un titolo forfettario. In pratica, si considera un valore inferiore di 10 millesimi rispetto a quanto riportato nella punzonatura. La tocca viene usata solo su richiesta del cliente, che in questo modo effettua una vendita più veloce, ma a un prezzo minore. Molto più diffuso è il sistema della funzione, accompagnato dal test o dal saggio del metallo: tutte queste operazioni avvengono con la massima trasparenza e sono dettagliatamente documentate. Diverse società garantiscono la loro ripresa video in tempo reale. In primo luogo si mette in opera il saggio di coppellazione, così da verificare la purezza del metallo: si tratta del sistema più attendibile e preciso al mondo. Per questo è anche l’unico ad essere riconosciuto dalla legge italiana. Si tratta però di una procedura lenta e poco adatta ai gioielli. Per questo la si utilizza quando il Banco Metalli acquista semilavorati in oro sotto forma di rottami, li fonde e li trasforma in oro da investimento. Dai lingotti si preleva un campione da sottoporre a saggio. Infine un Banco Metalli può recuperare oro e altri metalli di pregio dai rifiuti i medico-diagnostici ed elettronici.

Quando una moneta è da investimento?

poundSono considerate monete da investimento le monete d’oro coniate dopo l’anno 1800, che hanno avuto o hanno corso legale in un Paese, con una purezza uguale o superiore a novecento millesimi. Il prezzo di vendita usualmente non supera di più dell’ottanta per cento il valore dell’oro contenuto. Annualmente la Commissione delle Comunità europee pubblica un elenco delle monete nella Gazzetta Ufficiale delle Comunità europee, nella serie contrassegnata con la lettera C.

Le monete con un difetto di fabbrica involontario sono rare e ciò le rende ricercate e di conseguenza un buon investimento, specialmente se di metallo prezioso. Il valore di tali monete non diminuirà nel tempo.

Fra le monete più commercializzate a livello di investimento troviamo la sterlina d’oro.

Il nome sterlina deriva da: Pound of sterling silver, che tradotto letteralmente: libbra di buona lega di argento. La libbra, dal latino libram (bilancia) è una unità di peso impiegata già nell’antica Roma, nel medioevo in Italia ed in altri Paesi europei, con un valore di circa trecento grammi. Nei paesi anglosassoni è stata usata per un tempo maggiore con un valore intorno ai 454 grammi. Della locuzione iniziale in inglese si usa solamente la parola Pound, ovvero libbra o lira, per indicare la moneta nazionale. In italiano venne adottato il solo termine, tradotto, sterling (sterlina) per non creare confusione con la nostra moneta. Il simbolo che rappresenta la sterlina è la £, in carattere corsivo iniziale della parola latina Libra.

La nascita della moneta inglese si fa risalire al secondo periodo dell’ottavo secolo d.C. quando il re di Mercia Offa, introdusse, copiando il sistema monetario francese dell’epoca, l’uso del penny (plurale pence). Tale moneta equivaleva, in quel periodo, ad un dodicesimo di scellino (shilling) che a sua volta era pari ad un ventesimo di libbra. Intorno all’anno 1280 il re Edoardo I fece coniare l’halfpenny (1/2 penny) e il farthing (1/4 di penny), come multiplo del penny si usava il groat, il grosso, del valore di 4 pence e il sistema di calcolo monetario era il seguente: 4 farthing = 1 penny, 12 pence = 1 scellino, 20 scellini = 1 sterlina. Inizialmente le monete erano coniate in argento puro, con la salita al trono di Enrico II venne messa in circolazione una moneta, il Tealby, che conteneva il 92,5 % di argento. La sterlina d’argento ha vissuto periodi bui, durante i quali la percentuale del bianco metallo è scesa fino al 33% mentre il resto della lega era composta da rame.

Fu Enrico VII, a volere che la sterlina venisse coniata in oro. Era il 1489. La moneta mostrava su un lato il Re assiso in trono e sul retro una rosa, simbolo dei Tudor. Tale sterlina aurea venne chiamata anche Sovrana. Due le ipotesi che cercano di spiegare questo nome. La prima prende semplicemente in considerazione l’effige del re seduto sul trono, la seconda propende per un atto di superiorità del re nei confronti degli altri stati europei.

Le prime sterline erano di oro quasi puro e pesavano 240 grani. Il grano era ed è tuttora un’unità di misura e corrisponde alla massa media di un vero chicco di grano, ovvero circa 1/7000 di libbra. In seguito, per ordine di Enrico VIII, secondo re della dinastia Tudor, noto più che altro per i sei matrimoni e le morti violente delle mogli, l’oro scese a 22 carati, ovvero al 92% del peso totale della moneta. La sterlina d’oro continuò ad essere coniata nello stesso modo per oltre un secolo. La produzione venne interrotta nel 1603 e la sovrana d’oro fu sostituita con altre monete. La Unite fu coniata sotto il regno di Giacomo VI di Scozia e con il nome voleva rappresentare la volontà del re di unire le corone di Scozia e Inghilterra, fino ad arrivare nel 1663 alla Ghinea. Fu questa la prima moneta aurea ad essere coniata meccanicamente. Il nome deriva dal luogo di estrazione dell’oro usato per la produzione di tali monete. Il valore nominale era pari ad una sterlina ed il peso di 129,4 grani. Con l’aumento del prezzo dell’oro diminuì il peso della moneta, ma l’oro continuava a salire ed il valore della ghinea, in poco meno di venti anni, raggiunse i 22 scellini.

Nel 1816 venne ripresa la produzione della Sovrana, anche se per molto tempo ancora venne usato il termine ghinea per indicare una somma di 21 scellini. Molte immagini si sono avvicendate sulle due facce delle monete. Ma con la nuova coniazione fu deciso di imprimere sul retro San Giorgio che uccide il drago. Questo santo è il protettore dell’Inghilterra e riscosse quindi un grande successo. L’incisione era opera di Benedetto Pistrucci, artigiano italiano, e ancora viene utilizzata, se pur con qualche lieve modifica. Sul diritto, per tradizione, è sempre raffigurato il monarca regnante.

 

Le guerre riguardanti la rivoluzione francese prima e il periodo napoleonico dopo, avevano messo a dura prova l’economia britannica, che con una legge del 1816, denominata Great Recoinage, oltre a stabilire la nuova produzione della Sterlina aurea decise anche il peso che venne fissato in 7,988 grammi.

In epoca vittoriana le monete rovinate venivano ritirate dalla circolazione e nuovamente coniate dalla Banca d’Inghilterra. Stessa sorte, nel 1891, toccò alle monete che avevano perso peso. La Bank of England le riportava a nuova vita e giusto peso per poi rimetterle in circolazione. La vita media di una moneta si aggirava sui quindici anni. In teoria risultano coniati

Con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale le sterline d’oro vennero tolte dalla circolazione in seguito alla decisione del Regno Unito di sospendere l’uso di monete di tale metallo prezioso.

Winston Churcill riuscì a reintrodurre la Sovrana per pochi anni, dal 1926 al 1931, quando venne nuovamente bloccata la produzione.

Dopo varie traversie, dovute anche all’introduzione sul mercato di grossi quantitativi di sterline false, prodotte in Italia e in Siria, probabilmente per sostenere in Medio Oriente la politica, nel 1957 la sterlina d’oro inglese autentica ritornò ad essere coniata. Nel 1982 venne deciso di produrre solamente sterline a fondo specchio per i collezionisti.

La moneta ha un diametro di 22 mm., pesa 7,9881 grammi, ha titolo 916.

Alcune edizioni speciali sono state coniate nel corso degli anni, l’ultima delle quali nel 2012.

La sterlina d’oro è prodotta dalla Zecca Reale Inglese (Royal Mint).

È chiaro che nel tempo le varie tipologie della stessa moneta hanno raggiunto livelli di interesse numismatico notevoli, ma non sono da meno quelli economici. Il mercato dell’oro è in continuo movimento. Attualmente il prezzo dell’oro è in ascesa e chi intende acquistare sterline d’oro può essere sicuro di fare un ottimo investimento.

Commercianti oro quali servizi

oro usatoL’attività dei Banco Metalli è una professione ormai diffusa da molto tempo anche per via di servizi ottimizzati al massimo per soddisfare al meglio le varie richieste dei gioiellieri, degli orafi e dei molti compro oro presenti sul mercato di settore. L’espansione dei Banco Metalli è avvenuta grazie alla sempre più diffusa abitudine d’investire nell’oro, perché ritenuto ancora un bene per eccellenza. Sono identificabili con il nome di Banco Metalli quelle società autorizzate alla vendita e all’acquisto dei metalli di valore. Operatori altamente professionali regolarmente iscritti nell’albo istituito presso la Banca d’Italia. Contrariamente all’attività svolta dai compro oro, soprattutto acquisti di beni lavorati da privati, quella dei Banco Metalli si rivolge a un tipo di clientela decisamente più professionale: gioiellerie e laboratori orafi. In quest’articolo nello specifico tratteremo alcuni dei più importanti servizi offerti dai Banco Metalli ai commercianti e dei vantaggi che ne derivano.

Iniziamo col dire che generalmente i Banco Metalli principali danno la possibilità ai commercianti di beneficiare di quotazioni dell’oro più vantaggiose rispetto a quelle riservate ai privati. In sostanza si tratta di un blocco vero e proprio del prezzo dell’oro e dell’argento per ottenere effetti benefici dalle quotazioni. I prezzi praticati sono quindi molto convenienti per un commerciante che si rivolge ai Banco Metalli, in ragione del fatto che i metalli preziosi vengono trattati con regole commerciali da grossisti. Un enorme beneficio da capitalizzare al massimo da parte dei commercianti. Ma i vantaggi non sono limitati ai soli prezzi concorrenziali, ma rapportandosi con i Banco metalli le aziende possono accedere ad altri utili servizi e privilegi. Benefici legati anche all’avviamento di un’attività, attraverso servizi di marketing di spessore e più economici rispetto ad altri canali e forme di pubblicità.

Non meno rilevante l’aspetto della sicurezza dei trasporti, originata dall’utilizzo di furgoni appositamente blindati e da specifiche coperture assicurative. I servizi vengono monitorati senza soste, con sistemi all’avanguardia capaci di tracciare tutto: dalla consegna al ritiro dei metalli preziosi. In primo piano efficienza e trasparenza, tutte le operazioni riguardanti l’oro e l’argento sono documentate grazie a delle riprese video in grado di mettere i commercianti nelle condizioni di verificarne la correttezza.

Tra i servizi informatici offerti ai commercianti da segnalare la fornitura di programmi capaci di controllare alcuni dei dati fondamentali, a tutto beneficio di uno svolgimento corretto ed efficiente dell’attività lavorativa. Software in grado di monitorare i clienti e le transazioni commerciali, cioè di mettere i commercianti nelle condizioni di prevedere idonee strategie commerciali per favorire l’aumento del volume d’affari.

Un altro utile servizio offerto dai Banco Metalli è quello di garantire ai commercianti che operano in questo delicato settore gli strumenti idonei per praticare nel migliore dei modi la loro attività. Stiamo parlando delle bilance di precisione, delle lenti, delle penne elettroniche e delle strumentazioni utili per riconoscere l’autenticità dei metalli preziosi.

Inoltre, i Banco Metalli svolgono anche un’attività di recupero di tutto quell’oro presente in determinate apparecchiature quali, ad esempio, i circuiti dei computer. In questo modo, il metallo prezioso che altrimenti andrebbe perso, può essere trasformato in lingotti di assoluto valore.

Oggi sono numerosi i Banco Metalli che promuovono i loro servizi attraverso il web, con siti ben costruiti e facilmente consultabili. Occorre ovviamente registrarsi per accedere ai servizi online, per controllare e gestire così i rapporti con il Banco Metalli. Accedere con le proprie credenziali all’area riservata consente ai commercianti di fruire di diversi vantaggi, tra cui quello di monitorare costantemente l’andamento dei mercati.

In ultimo, ma non per questo un aspetto meno importante di altri, da sottolineare l’assistenza continua assicurata alla propria clientela tramite skype, telefono, email e così via.

Dunque non è affatto sbagliato considerare oggi i Banco Metalli tra i pilastri del mercato dei metalli nobili e, i numerosi servizi offerti alla clientela, non possono che giustificare la loro indiscussa ascesa di questi ultimi anni.

Investire in monete d’oro, quali scegliere

investire oroVediamo ora alcune delle monete d’oro sulle quali investire e come comportarsi per poter scegliere, in maniera corretta, senza incappare in errori tutt’altro che piacevoli.

Il Kruggerand, sempre un ottimo investimento.

Il Kruggerand è la moneta che risulta essere quella che offre un ritorno dell”investimento in qualsiasi momento: difficilmente la sua quotazione tende a scendere, anche se è capitato che, in alcuni periodi del mercato dell’oro da investimento, sia accaduto che questa moneta abbia perso valore.
Quando si parla di monete Kurggerand si fa riferimento solo ed esclusivamente a quelle d’oro: non esistono infatti delle monete d’argento che risultano essere coniate nello Stato Sudafricano.
Esse, seppur possano essere sponsorizzate su alcune piattaforme, non hanno corso di validità, pertanto si rischierebbe di fare un acquisto inutile che non porterà alcun profitto.
Queste monete, di origine sudafricana, hanno su un lato il disegno di un’antilope, mentre nella parte opposta il volto del suo creatore, ovvero il Presidente del Sudafrica Paul Kruger.
Nell’arcata superiore è presente il nome della nazione sia in africano che in inglese.
Esistono quattro tagli differenti di queste monete: vi è quello dal penso di un’oncia, con 31,10 grammi in oro su 33.93 grammi complessivi, quella da mezz’oncia, dal peso di 16,96 grammi e dalla presenza di 15,55 grammi in oro.
Gli altri due tagli sono quelli da un quarto d’oncia, da 8,48 grammi di peso e da 7,77 grammi d’oro totali e quella da un decimo d’oncia, con 33,4 grammi di peso e 3,11 grammi d’oro.
La sua purezza, per ogni tipo di taglio, è di 0,917: i tagli più facilmente utilizzabili sono mezza ed un quarto d’oncia e la loro quotazione di vendita, per il possessore di tale monete, si aggira attorno ai 34 euro, mentre quella d’acquisto è pari a 36 euro.

La moneta Marengo.

Le monete d’oro da investimento Marengo sicuramente risulteranno essere famigliari, ma in pochi conoscono la loro vera storia.
Questa moneta d’oro, che inizialmente aveva il valore di venti franchi, venne coniata per celebrare la battaglia che, Napoleone, riuscii a vincere contro gli austriaca.
Conosciuta anche come Napoleone, tale moneta venne coniata attorno al 1800, con purezza di 900 millesimi e con peso pari a 6,45 grammi.
Anche negli altri Stati Europei, dopo la caduta di Napoleone, vennero creati i Marengo, ovvero monete d’oro dallo stesso valore di venti franchi.
Questa moneta, che riporta il volto di Napoleone o dei vari rappresentanti degli stati, rappresenta un buon investimento, visto che permette di ottenere circa duecento venti euro di profitto.
Tale moneta è disponibile in un solo taglio: indipendentemente dalla sua provenienza, essa permette di ottenere lo stesso tipo di guadagno, visto che il peso è uguale in ogni sua versione.

Il Pesos 50.

Altra moneta sulla quale puntare è quella del Pesos 50 Messicano: essa ha un valore superiore anche al Krugerrand, visto che il suo peso d’oro è pari a 37,5 grammi.
Tale moneta risulta però essere abbastanza difficile da trovare, nonché costosa: l’unica strategia utile è quella di attendere che, questa tipologia di oro da investimento, tenda a perdere punteggio nella sua quotazione, cosa che permetterà sicuramente di ottenere un massimo profitto nel momento in cui, il valore, tornerà ad aumentare.

Investire: perché farlo?

Ora che si conoscono tutte le monete sulla quale investire, resta capire perché farlo e quando: per quanto riguarda il secondo quesito, la risposta è già stata data.
La strategia ideale è attendere che, la quotazione dell’oro, si abbassi leggermente: proprio in quel momento occorre effettuare l’acquisto delle tre monete prima citate.
Successivamente, esse devono essere rivendute quando la quotazione raggiunte pressapoco il suo valore massimo, tenendo conto del trend che ha preceduto tale rialzo.
In questo modo sarà possibile ottenere il massimo profitto sfruttando una spesa che risulta essere relativamente bassa.

Se poi si vuole investire in lingotti ed altre monete d’oro, i banco metalli da contattare, sono quelli che dispongono del maggior numero e varianti di monete d’oro da investimento, nonché quello che offre le migliori quotazioni e la piattaforma che risulta essere una delle specializzate nel tratta l’oro da investimento in maniera assai professionale.

Perizie gioielli, scegli il compro oro

anello zaffiroIl mercato dell’oro usato è interessante e conveniente perché permette a tutti di accedervi e di guadagnare velocemente e in modo completamente legale; non servono competenze specifiche, non è necessario avere un consulente di investimento, ma basta avere a disposizione dell’oro di proprietà da rivendere a esercenti professionali e onesti.
Tutti abbiamo, chi più chi meno, dell’oro usato in casa; il biondo metallo si può trovare ovunque, in monili, oggetti, componenti elettroniche e basta davvero aprire un cassetto per scoprire di avere a disposizione un piccolo tesoro da far fruttare. Possono essere utili allo scopo, non solo i gioielli, ma anche le suppellettili, le leghe dentali utilizzate cioè dai dentisti (queste, in particolare, sono caratterizzate da un’alta percentuale di oro puro contenuta nella lega utilizzata).
Per vendere in tutta sicurezza il proprio oro usato ed ottenere il massimo dall’operazione, è importante rivolgersi ad esercenti affidabili e qualificati, come i compro oro e i banco metalli che sono tenuti a seguire precise procedure e che hanno alle spalle anni di esperienza e professionalità, diffidando invece da chi si improvvisa commerciante e offre la possibilità di effettuare la transazione completamente online. Il web può essere una grande risorsa, anche in questo campo, ma solo per alcuni passaggi; tutti i più importanti compro oro e banco metalli hanno infatti aggiornati e interessanti siti internet dai quali è possibile verificare in tempo reale l’andamento dell’oro sui mercati. In genere, è sufficiente portarsi sulla home page per visualizzare la quotazione dell’oro corrente ed è sufficiente inserire in appositi campi il peso in grammi del bene e la caratura dell’oro per ottenere immediatamente un responso relativo a quanto si potrebbe ottenere vendendolo. I migliori operatori offrono anche la possibilità di bloccare il prezzo selezionando l’opzione relativa; il cliente può così garantirsi l’affare alla massima quotazione oro possibile, rendendola insensibile ad eventuali variazioni, anche al ribasso, per un periodo di 24-48 ore.
Come già accennato, per vendere realmente il proprio oro è necessario recarsi di persona presso un compro oro portando con sé, oltre all’oggetto che si intende vendere, anche i propri documenti di identità. Prima di concludere la vendita, l’esercente provvede infatti ad identificare compiutamente il venditore, così come prescritto dalla legge in materia di normativa antiriciclaggio; inoltre, a garanzia di entrambe le parti, viene effettuata una valutazione dell’oro usato, atta a definirne l’effettiva composizione e quindi il valore. I compro oro affiliati a importanti catene, ricevono infatti la formazione necessaria al fine di fornire al cliente un servizio completo, che va ben oltre l’acquisto dell’oggetto usato. Essi forniscono, ad esempio, un servizio di perizia e valutazione oro, spesso gratuito, che permette a chiunque di saper in poco tempo quanto vale l’oro usato in suo possesso. Vengono utilizzati allo scopo i metodi più moderni, recente evoluzione dell’ormai noto saggio alla tocca; il tutto si svolge ovviamente nel massimo rispetto della trasparenza, principio irrinunciabile per gli operatori più seri che, a tale scopo, utilizzano strumentazioni a vista e consentono al cliente di assistere a tutte le fasi della valutazione.
Non solo, ma in molti casi i compro oro ritirano anche una serie di oggetti che non hanno mercato come beni usati in sé, ma che possono essere inviati alla fusione: rottami d’oro, leghe dentali, per fare qualche esempio, dai quali nasceranno lingotti e barre.
Oltre all’oro, è possibile far valutare l’argento e le monete in metallo prezioso (oro o argento), siano esse attuali o con un valore da collezione; infine, anche le pietre incastonate nei vari gioielli, possono essere compiutamente valutate e questo è sicuramente un grande vantaggio, se si considera che esse devono essere espunte dal peso dell’oggetto in oro che si deve rivendere e che quindi spesso non rientrano nel valore dichiarato. Per la valutazione delle pietre preziose è necessario l’intervento di esperti, che sappiano utilizzare tutte le più moderne tecniche, senza per questo minare l’integrità dell’oggetto.

Acquisto oro usato a Roma

lingottiDa sempre l’oro è considerato uno dei più sicuri beni riugio, perché il suo valore ha un andamento pressoché costante e, almeno sulla carta, facilmente prevedibile; non risente se non marginalmente di questioni politiche ed economiche contingenti ed è universalmente riconosciuto come bene di valore, indipendentemente dai cambiamenti intervenuti nella società. Non stupisce quindi che si parli spesso di prezzo dell’oro: tutti sono interessati a capirne di più, sia i piccoli risparmiatori che gli investitori professionali. Per capire però di cosa si tratta e come funziona, è importante conoscerne le origini.

Come si sente dire spesso, l’oro fa parte della vita dell’uomo da sempre, fin dal 4.000/5.000 a.C., ma è solo in epoca moderna che viene utilizzato come moneta corrente; è infatti nel 1816 che l’Inghilterra adottò il cosiddetto sistema Gold Standard, in base al quale le monete nazionali potevano essere convertite in oro; con la coniazione senza restrizioni, il cambio tra monete e oro si manteneva comunque stabile, perché contenuto entro un range predefinito, al fine di assicurare un equilibrio. Il sistema durò fino alla prima guerra mondiale, dopo la quale venne sostituito dal Gold Exange Standard, più complesso e non paritario; si previde infatti che solo alcune monete nazionali potevano essere convertite direttamente in oro, mentre altre, tra cui la Lira Italiana, dovevano prima scontare il cambio con le monete convertibili.

Anche la seconda guerra mondiale, e gli eventi che la precedettero e seguirono, influì molto sulla determinazione del prezzo dell’oro; già nel 1931, gli USA impedirono ai privati la conversione dei dollari in oro e nel 1944, con la nascita del Fondo Monetario internazionale, i quarantaquattro paesi partecipanti stabilirono il prezzo dell’oro in 35$/oncia; nello stesso momento, gli USA intervennero a spostare gli equilibri, proponendosi come acquirenti di metallo prezioso da chiunque, promettendo di rivenderlo esclusivamente alle Banche Centrali. Si dovette comunque attendere fino al 1954 per vedere la riapertura del mercato Londinese, da sempre considerato punto di riferimento.

Chi si aspettava che, deposte le armi, si sarebbe raggiunto un nuovo equilibrio mondiale, dovette ricredersi e un cambiamento epocale era già alle porte: già negli anni sessanta, la grave crisi del dollaro ebbe come conseguenza la corsa all’acquisto di oro (fu in questi anni che il biondo metallo divenne il bene rifugio per eccellenza) e comportò il venir meno dell’equilibrio tra domanda e offerta, così faticosamente cercato e mantenuto nel periodo pre bellico. Nel 1968 nacque quindi ufficialmente il vero e proprio mercato dell’oro, ovvero quell’area di libero scambio all’interno della quale il prezzo veniva essenzialmente determinato dal rapporto tra le richieste e le offerte. Nel 1976, a seguito del susseguirsi di svalutazioni del rapporto oro/dollaro americano e della conseguente spinta dei paesi europei che chiedevano a gran voce l’abolizione del mercato ufficiale, il Fondo Monetario Internazionale stabilì ufficialmente l’abolizione del prezzo ufficiale dell’oro (e quindi del rapporto di parità tra Dollaro e Oro) e l’apertura del libero mercato.

Ad oggi, il prezzo dell’oro viene ancora determinato sui mercati in base al rapporto tra domanda e offerta e non esiste un listino ufficiale cui fare riferimento, tanto è vero che, come si può facilmente verificare, si tratta di un valore che varia anche nell’arco di una stessa giornata. Gli operatori del settore, però, hanno alcuni importanti indici cui fare riferimento e il primo e più importante è il Fixing dell’oro, ovvero il prezzo che viene fissato dalla Borsa di Londra, secondo una tradizione che va avanti dall’ottocento: alcuni tra i più importanti operatori del mercato, si riuniscono (mediante teleconferenza) ogni giorno e, verificato il volume di richieste di cui ciascuno si fa portatore per conto dei clienti, fissano il prezzo dell’oro per due volte, all’apertura dei mercati (ore 10) e nel pomeriggio (ore 15).

Questo valore è utilizzato in tutte le contrattazioni, anche quelle tra privati, ed influenza l’andamento dei mercati, pur non essendo l’unico elemento cui fare attenzione. Esistono infatti anche altri soggetti, ad esempio i banco metalli con una struttura internazionale che, data la capacità di movimentare grandi quantità di oro, sono in grado di influire notevolmente sul mercato e sul prezzo.

Guida dei metalli preziosi

monili oroI metalli preziosi sono, per definizione, molto costosi e decisamente rari da trovare in natura. Essi vengono utilizzati per creare gioielli come, ad esempio, anelli, bracciali, collane ed orecchini. Ma quali sono le differenze tra l’oro, l’argento ed il platino e, soprattutto, come valutare la purezza di un metallo prezioso? Leggendo la seguente guida avrete la possibilità di rispondere a queste e molte altre domande in merito ai metalli preziosi. Il primo passo da fare per conoscere i metalli preziosi è quello di chiarire in maniera dettagliata cosa si intende quando di si parla di oro, argento e platino.

L’oro è uno dei metalli più utilizzati per creare gioielli di vario genere. Proprio l’oro, infatti, è uno dei metalli preziosi più pregiati sia a causa delle sue alte quotazioni di mercato che per il fatto che è estremamente difficile da trovare in natura. Tale metallo, però, non è utilizzato solo ed esclusivamente per la creazione di monili ma anche come strumento di pagamento oltre che come investimento. Per quanto riguarda, invece, le sue caratteristiche è importante fare presente che tra i metalli preziosi l’oro è il più facile da plasmare ed è quello che si opacizza e si corrode con più difficoltà. Talvolta esso può risultare troppo leggero e, dunque, può essere fuso con altri metalli dando origine ad una lega in grado di renderlo più resistente. In ogni caso, è opportuno tenere presente che i carati dell’oro puro sono 24. Sul mercato è possibile acquistare oro giallo, oro bianco ed oro rosa. Ovviamente, il colore dell’oro dipende dalla lega: se, infatti, l’oro puro viene fuso con l’argento ed il rame viene a crearsi l’oro rosa e se, invece, esso viene sottoposto ad un processo di sbiancamento nasce l’oro bianco.

Al contrario dell’oro, l’argento è un metallo prezioso molto meno costoso ma ugualmente apprezzato. Esso, oltre ad essere utilizzato per creare gioielli preziosi, è ideale anche per la produzione di oggetti e stoviglie. Tale metallo prezioso è molto duttile ed è decisamente meno pesante sia dell’oro che del platino di cui parleremo di seguito. In genere, l’argento viene unito con altri metalli in modo tale da diventare più resistente. L’argento è, senza alcun dubbio, uno dei metalli preziosi più comuni grazie, probabilmente, al suo costo accessibile ed alla sua versatilità.

Per quanto riguarda il platino, invece, in primo luogo è necessario fare presente che esso viene comunemente considerato un metallo nobile alla stregua dell’oro. Addirittura, trovare il platino in natura è sei volte più difficile che trovare l’oro. Inoltre, proprio il platino è particolarmente resistente e molto robusto. Grazie al suo colore bianco ed alla sua resistenza, tale metallo prezioso è decisamente indicato per la creazione di preziosi. Riguardo al platino è, poi, interessante fare presente che esso è un metallo ipoallergenico e, dunque, in linea generale, non può scatenare alcun genere di reazione allergica. Nella storia, il platino ha sempre goduto di una popolarità eccezionale tanto da essere considerato come l’unico metallo prezioso degno dei Re. Ad ogni modo, è opportuno tenere presente che oggi il platino ha perso il suo fascino ed è stato rimpiazzato dall’oro.

Sin dai tempi antichi, l’oro, l’argento ed il platino sono stati considerati come beni cosiddetti rifugio grazie ai quali poter effettuare investimenti senza il timore della svalutazione. I metalli preziosi, infatti, nel tempo mantengono intatto il loro valore e, quindi, acquistarli significa garantirsi un investimento stabile e duraturo indipendentemente dall’andamento dei mercati internazionali. Il valore dei metalli preziosi non varia in base all’inflazione e, pertanto, è estremamente difficile che si verifichi una svalutazione. In buona sostanza, quindi, investire denaro nell’acquisto di metalli preziosi equivale ad avere la certezza di mettere da parte un valore che non potrà subire alterazioni nel corso del tempo. Ovviamente, prima di decidere di investire il proprio denaro nell’acquisto di metalli preziosi come l’oro, l’argento ed il platino, è estremamente necessario che si abbia a disposizione un luogo sicuro nel quale custodirli con particolare cura in modo tale da evitare il rischio di furti.

Argento come venderlo al meglio

argentoL’argento dopo l’oro è un metallo di gran pregio.

Le popolazioni orientali compresero subito che l’argento dopo l’oro, è un metallo prezioso da sfruttare al massimo.
Il primo impiego di questo metallo fu effettuato per la realizzazione di gioielli che donavano alle famiglie fama e potere.
Presto si capì che l’argento poteva essere sfruttato anche per piccoli utensili da lavoro e questo utilizzo avviene anche ai giorni nostri. L’argento infatti, è adoperato non solamente in oreficeria ma anche nelle industrie e in un campo medico di estrema importanza quale l’Odontoiatria.
Essendo un metallo inalterabile e biocompatibile con l’organismo umano, l’argento non provoca rigetto.
Inoltre, il cloruro d’argento è alla base della fotografia su pellicola.
Anche le industrie informatiche ne fanno un largo uso adoperandolo per componenti elettronici così come le industrie nell’ambito automobilistico e spaziale.
Alcuni importanti giacimenti si trovano anche nella nostra penisola ma il maggiore produttore di questo metallo è il Perù seguito da Cina, Stati Uniti, Australia e Canada.

L’argento raggiunse il massimo storico nel 1980.

Negli anni 80 due miliardari americani decisero di investire in argento e cominciarono ad acquistare ingenti quantità di metallo.
Nelson e Herbert Hunt, diedero una svolta al mercato dell’argento con una manipolazione mirata ed efficace. L’investimento permise loro di guadagnare cifre ragguardevoli ma come il mercato dell’oro, anche quello dell’argento è abbastanza volatile.
Dopo gli anni 80, le quotazioni rimasero quasi ‘stagnanti’ fino all’inizio del 2005 quando risalirono significativamente per aumentare ancora di più negli anni a venire.
Nel 2008 complice la crisi economica e la preoccupazione dei cittadini, gli investimenti in argento sono aumentati. Tuttavia, non tutti gli investitori si sentono di investire in oro perché la spesa da affrontare è abbastanza ingente. Questo è uno dei motivi per cui gli investimenti in argento sono aumentati.

Questo è il momento ideale per investire in argento.

Chi decide di far fruttare il suo capitale, si informa adeguatamente sul web o si consiglia con qualche conoscente già avvezzo nel settore.
Le delucidazioni che riceve portano ad una sola conclusione ovvero che ci sono alcuni momenti che le quotazioni dell’argento hanno picchi talmente elevati, che gli investimenti risultano migliori di quelli dell’oro. Naturalmente, i ragguagli migliori si possono ricevere solo da operatori professionisti che possono aiutare a comprendere quali siano i momenti migliori per vendere ed ottenere eccellenti guadagni.

Secondo gli esperti è questo il momento migliore per investire visto che si parla di ripresa economica e quindi di apertura di nuove aziende e automaticamente di nuove realtà industriali.
Da questi dati si presume che acquistando adesso, il prezzo dell’argento arriverà alle stelle.
Chi si avvicina all’investimento in argento, deve avere il suo primo approccio in maniera molto limpida e trasparente.
E’ estremamente importante rivolgersi ad esercizi di compravendita autorevoli e rinomati.
La scelta migliore è quella di affidarsi alla competenza e professionalità di coloro che fanno parte di marchi da tempo affermati sul mercato.
Di solito è possibile accertarsi dell’affidabilità di questi centri già direttamente in rete.
I negozi più autorevoli sono quelli che possiedono un sito esaustivo dove è possibile ricevere le prime informazioni.
Tali siti sono corredati di calcolatori online dove è possibile vendere il proprio argento con una quotazione che avviene in tempo reale, seguendo la Borsa del mercato mondiale.
Il calcolatore online dà una valutazione aggiornata dell’argento bloccandosi al prezzo più conveniente per chi vuole vendere.
Il pagamento avviene recandosi nel negozio fisico dove i preziosi saranno esaminati e valutati al grammo.

Come avviene la valutazione dell’argento.

Chi desidera vendere vuole monetizzare nel migliore dei modi.
Gli operatori sono molto limpidi durante la valutazione che avviene rigorosamente alla presenza del cliente.
Negli esercizi affidabili e regolarmente riconosciuti dalla Banca d’Italia, la quotazione dell’argento avviene gratuitamente e sempre osservando le normative vigenti che prevedono l’uso di bilance digitali ad alta precisione.
Investire in argento è facile per chi possiede in casa vecchie monete d’argento, posateria dismessa, ciondoli, collanine, bracciali ed anelli ricevuti in regalo in occasioni importanti.
Così come l’oro, anche gli oggetti d’argento sono uniti ad altre leghe per rendere il metallo malleabile durante la lavorazione.
Il ‘Millesimal Fineness System’ stabilisce la purezza dell’argento e calcola le parti esatte del metallo prezioso contenuto nell’oggetto.
L’argento che di solito si commercia è quello 925 ma non è raro che vengano venduti anche oggetti d’argento 800 specialmente se si alienano vassoi, cornici, posateria o monili in genere.
Alcuni marchi non sono considerati d’argento puro come quello 1000 che è metallo argentato.
Il Silverplated invece, è una sorta di placcatura d’argento che viene effettuata tramite un processo galvanico, sulla superficie dell’oggetto conferendogli lucentezza e verosimiglianza al metallo bianco.
Gli investitori verranno messi al corrente che ogni valutazione è limitata nel tempo poiché il valore non è mai stabile.
Se si decide di far valutare il proprio tesoro ma per qualsiasi motivo non si vuole venderlo al momento, la quotazione non sarà più la medesima e occorrerà instaurare una nuova trattativa.
Durante la trattativa di compravendita degli oggetti d’argento, non esiste un limite di elementi da vendere benché se la somma ricavata dovesse superare i 1000 euro, il pagamento non avviene in contanti ma tramite un assegno circolare.
I negozi più affidabili offrono le massime valutazioni di mercato permettendo di trasformare in moneta contante. oggetti rotti o inutilizzati.