Monete e lingotti, orologi e gioielli come cambia il valore dell’oro?

lingotti e moneteNon tutti sono consapevoli del fatto che sotto la definizione ‘oro’ esiste una vasta gamma di varianti destinate ad usi diversi e soprattutto dal valore e dalle caratteristiche estremamente difformi.
Comunemente si ritiene che la differenza principale sia quella fra oro e oro usato: in realtà questa altro non è che la differenziazione che intercorre tra oro puro e oro lavorato che consiste non tanto nella circostanza che uno sia stato già impiegato e l’altro no quanto piuttosto nel fatto che quello lavorato, a differenza di quello puro, viene mischiato in lega con altri metalli.

Si definisce oro puro quello a 24 carati. Deriva direttamente, salvo pochissimi passaggi intermedi, dalle estrazioni che possono essere fatte dalla roccia o dai depositi alluvionali, sotto forma di polvere, pagliuzze o più raramente pepite, ed è utilizzato per la realizzazione di lingotti e monete da investimento. In questi prodotti l’oro è utilizzato allo stato puro ossia senza metterlo in lega con altri metalli e per questo motivo conserva inalterato nel tempo il suo valore economico che è quello determinato dai mercati ufficiali internazionali. Ricordiamo, inoltre, che per convenzione è la Borsa di Londra che si occupa due volte al giorno di pubblicare le quotazioni ufficiali del prezioso metallo giallo.

L’oro lavorato, invece, è quello che viene utilizzato nella lavorazione dei gioielli e di qualsiasi altro prodotto preveda l’impiego di questo metallo. La sua caratteristica principale è quella di non essere impiegato allo stato puro ma di essere messo in lega con altri metalli – di solito argento o rame di preferenza – poichè una delle caratteristiche principali del metallo giallo é quella di essere troppo tenero per essere lavorato allo stato puro senza spezzarsi. Questa circostanza, peró, ne altera il valore economico che diventa dipendente sia dalla quantità di oro puro impiegata sia dal valore degli altri metalli con i quali viene mischiato in lega.
L’oro lavorato puó essere a 18, a 14 ma anche a 8 carati: quello a 18 è il più comune ed è solitamente impiegato in gioielleria; quello a 14 proviene invece da alcuni paesi produttori specifici come i paesi mediorientali o l’America del Nord ed è più utilizzato per la produzione industriale di elettrodomestici e circuiti elettrici; infine quello a 8 carati trova la sua massima espressione nell’industria medica, in particolare nell’ortodonzia.

Se il valore dell’oro puro viene stabilito dalla Borsa, quello della versione lavorata viene invece deciso autonomamente dai singoli compro oro che devono prendere in considerazione, oltre al prezzo dell’oro usato, anche una serie di costi di gestione del punto vendita.
Come orientarsi, quindi, nella giungla così intricata delle valutazioni dell’oro usato? Bisogna innanzitutto avere ben presente la differenza che esiste tra oro lavorato e oro puro e poi fare riferimento alle valutazioni ufficiali internazionali.

Sul nostro sito, ad esempio, è a disposizione di tutti gli utenti il servizio di quotazione on line. È del tutto gratuito e puó essere un valido strumento di aiuto per una stima precisa del valore del proprio oro usato oltre che un sistema adatto – da utilizzare direttamente dal proprio divano di casa! – per conoscere in anteprima l’ammontare del suo valore economico: se il preventivo ci soddisfa, poi, basterà semplicemente recarsi presso il più vicino punto vendita del nostro brand e perfezionare la vendita.
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