Roma – vendere l’oro usato

Oro usato lingottiIl settore della compravendita dell’oro usato è stato oggetto di modifiche e innovazioni attraverso una recente normativa che disciplina l’attività dei compro oro professionali. Proprio per questo motivo sono state introdotte regole più stringenti e ulteriori requisiti da rispettare, con lo scopo di tutelare i consumatori e la pubblica economia. L’obiettivo è combattere lo sfruttamento delle persone in difficoltà operando in una zona ai margini della legalità e il riciclaggio di denaro e di oggetti preziosi di dubbia provenienza. La necessità di indicare regole precise per un’attività a norma di legge è legata a diversi fattori, in primo luogo il grande numero degli operatori compro oro, la crescita del settore e il fatturato in continua crescita di questo particolare mercato.Infatti sono sempre di più le persone che decidono di alienare il proprio oro usato sotto forma di oggetti preziosi inutilizzati, cianfrusaglie auree e gioielli che non si indossano più oppure rotti. Lo stato di conservazione dei pezzi non influisce sul loro valore in quanto l’oro vecchio viene destinato alla fusione: di conseguenza i fattori che determinano la valutazione dell’oggetto prezioso sono la quantità di metallo pregiato contenuta e il peso totale. Questo fatto è stato importantissimo per determinare il successo di queste attività in quanto consente ai privati di liberarsi di cianfrusaglie d’oro che altrimenti rimarrebbero inutilizzate in maniera legale e sicura, ottenendo buoni guadagni.
Per vendere il proprio oro usato in completa sicurezza e ottenendo la migliore quotazione possibile è tuttavia necessario tenere a mente alcuni punti fondamentali. Innanzitutto si deve ricordare che la quotazione di mercato dell’oro riguarda il metallo puro e non quello comunemente impiegato per la realizzazione di gioielli e di pezzi di oreficeria. Infatti l’oro puro viene chiamato oro da investimento e il suo valore viene stabilito due volte al giorno (alle 10:30 e alle 15:00 ora locale) dalla Borsa di Londra. Questa operazione viene denominata gold fixing ed è responsabile dell’estrema volatilità dell’oro nel breve periodo in quanto la quotazione del metallo può aumentare oppure diminuire di alcuni centesimi in poche ore in base al cambiamento del rapporto domanda/offerta, alla situazione politica e finanziaria mondiale e all’apprezzamento delle principali monete. Invece l’oro usato è nella maggior parte dei casi a 18 carati: si tratta di una lega formata dal 75% dal metallo aureo e dal 25% da materiali leganti di vario tipo, come il rame, l’argento, il nichel oppure il cobalto. Questa soluzione è fondamentale per rendere il metallo più resistente e far durare a lungo i gioielli senza che si danneggino.
Il gold fixing è espresso in euro al grammo e viene applicato in tempo reale da tutti gli operatori che trattano questo metallo in qualunque forma. Tuttavia ogni esercente può applicare una quotazione differente per quanto riguarda le leghe: di conseguenza i vari compro oro e banco metalli propongono prezzi diversi a seconda dei costi di gestione del negozio che devono affrontare e del guadagno che vogliono ricavare dalla singola compravendita. In genere si sottrae al valore dell’oro puro una percentuale variabile del 30-35%. Proprio per questo motivo è fondamentale seguire con attenzione il gold fixing e comparare con attenzione le valutazioni delle varie attività commerciali per poter ottenere la migliore quotazione oro e un guadagno più alto. Si consiglia di rivolgersi a reti di franchising e a grandi brand nazionali e internazionali in quanto trattano rilevanti quantità di metallo prezioso e quindi possono offrire prezzi molto competitivi e servizi aggiuntivi gratuiti. Le persone che vivono nelle grandi città come Roma sono avvantaggiate perché questi operatori sono maggiormente presenti nei più importanti centri urbani. D’altro lato, però, è necessario valutare con attenzione la posizione del negozio per accertarsi che sia facilmente raggiungibile. Si consiglia di scegliere un esercizio commerciale posto a poca distanza dalla propria abitazione oppure dal luogo di lavoro così da ottimizzare i tempi. Inoltre si evita di portare con sè per prolungati periodi di tempo gioielli e oggetti preziosi all’andata e una rilevante somma di denaro al ritorno.
Per quanto riguarda la valutazione del proprio oro usato bisogna tenere a mente che viene effettuata a peso: di conseguenza è bene accertarsi che la bilancia del negozio sia bene in vista e che il risultato della pesatura sia leggibile. Per sicurezza si consiglia di pesare personalmente a casa il proprio oro vecchio usando una bilancia digitale, così da avere un’idea del suo valore. Tuttavia è necessario ricordare di togliere le pietre dai gioielli in quanto alterano la pesatura. Inoltre, prima di effettuare la vendita, il privato deve presentare un documento di identità valido per essere identificato. Infine con la recente legge del settore è stato innalzato l’importo limite previsto dalle norme anti-riciclaggio per i pagamenti in contanti. Di conseguenza le compravendite in contanti possono essere al massimo di 500 euro: se si supera questo importo si deve utilizzare un altro mezzo di pagamento che siano rintracciabili e consentano di identificare immediatamente le due parti, come i bonifici bancari e postali.