Banco metalli è migliore del compro oro?

Tra un Banco Metalli e un Compro oro esistono numerose differenze. Tutti i compro oro presenti sul territorio nazionale possono concludere affari solo ed esclusivamente con cittadini privati, mentre i Bm possono trattare con i professionisti dell’oro come orafi, gioiellieri e banche oltre che con i privati cittadini. Questi esercizi per poter operare devono avere molte caratteristiche specifiche ed il permesso effettivo della Banca d’Italia. Ci sono norme severe da rispettare per poter aprire un’impresa del genere e per riuscire ad operare in tutta trasparenza e sicurezza. Un’altra attività che può essere effettuata solo da un Bm è quella di acquistare oro, argento e metalli preziosi per poi fonderli e trasformarli in lingotti o monete. I Bm sono quindi società private che devono avere determinate peculiarità come: il capitale sociale versato pari e mai inferiore a 120.000 euro, alla voce “oggetto sociale” deve sempre essere segnata la dicitura commercio di oro ed infine tutto l’organico tecnico, commerciale ed amministrativo deve possedere requisiti di onorabilità. Tutti questi esercizi devono obbligatoriamente essere iscritti presso un elenco consultabile della Banca d’Italia ed essere contrassegnati da un numero di matricola personale. Il principio fondamentale che caratterizza un Bm è quello di acquistare e cedere oro all’ingrosso a prezzi estremamente convenienti. In queste attività commerciali operano professionisti seri e preparati che sapranno sempre consigliare al meglio la propria clientela. Dato che un Bm deve sottostare a leggi ben precise ed operare secondo ogni termine di legge, garantisce trasparenza e affidabilità in ogni tipo di operazione. Oltre a recuperare oro, argento e metalli preziosi da monili usati e dismessi i Bm si occupano anche di reperire questi materiali attraverso l’estrazione da rifiuti di origine elettrica e da elettrodomestici, soprattutto per quel che riguarda la raccolta dell’argento. L’argento è il metallo con la più alta conduzione elettrica ed è stato da sempre impiegato nell’industria tecnica ed elettronica. È sempre consigliato rivolgersi ai grandi brand del ramo e ad attività con una comprovata esperienza pluriennale per avere la sicurezza di trattare con affidabili professionisti nella compra-vendita dell’oro. Anche chi vuole iniziare ad investire piccole somme di denaro può far riferimento a questi esercizi per l’acquisto di monete d’oro e lingotti da investimento. In questo caso si verrà consigliati al meglio sul momento più propizio per comprare l’oro dato che è un metallo che nel corso di una stessa giornata può subire grosse variazioni di prezzo. Il mercato dell’oro usato ha subito in questi tempi di crisi una grossa impennata, i Bm sono sicuramente il luogo più affidabile dove recarsi per questo tipo di evenienza. Con la legge numero 7 decretata nell’anno 2000 è stata dichiarata la “Nuova disciplina del mercato dell’oro” che delinea precisamente ogni tipo di regolamentazione in merito, è quindi assodato che queste società operano secondo ogni termine di legge e in pieno rispetto di questo decreto. I Bm hanno ormai preso il dominio del mercato dell’oro usato all’ingrosso, in queste attività possono essere portate a termine ottime e vantaggiose trattative, soprattutto perché i più importanti marchi operano ormai a livello nazionale e sono presenti sul territorio italiano con numerose ed accreditate filiali. La natura giuridica e societaria di queste attività è quindi una grande garanzia per ogni potenziale cliente che avrà intenzione di operare e compiere vendite, cessioni o acquisti nel mercato dell’oro. In ogni Bm di qualità si verrà sempre accolti da staff di persone preparate, dinamiche ed in grado di soddisfare al meglio la propria clientela con professionalità e competenza. Si verrà sempre seguiti passo dopo passo in ogni tipologia di compravendita di oro, metalli preziosi ed argento. Caratteristica principale di tutti i Bm è quella che l’oro acquistato viene prima obbligatoriamente fuso per poi essere ripresentato sotto diverse forme. I Bm sono ormai diventati un solido punto di riferimento per i professionisti del settore ma anche per i privati che intendono accostarsi al mondo del mercato dell’oro usato in tutta sicurezza.

Bracciale in oro, troppo appariscente dove posso venderlo?

bracciale-oro-usatoPrima o poi, capiterà a tutti di trovarsi tra le mani un gioiello troppo appariscente e decisamente molto difficile da indossare. Di sicuro, in questi casi, la strada migliore è quella della vendita che, però, deve essere effettuata tenendo conto di alcuni elementi da non trascurare. Chi ha intenzione di vendere i propri gioielli in oro, deve partire dal presupposto che le alternative a disposizione non mancano affatto e che, dunque, è bene tenere conto di ogni aspetto in modo tale da riuscire a non dover fare i conti con una svalutazione degli stessi. Per prima cosa, è utile sottolineare il fatto che i compro oro rappresentano un vero e proprio punto di riferimento. Presso i compro oro, infatti, si ha la possibilità di vendere qualunque genere di gioiello. Oro usato, quindi, ma non solo. Anche i gioielli realizzati in argento possono essere venduti senza alcun genere di problema, a patto che si tenga conto del loro reale valore al momento della contrattazione. A tale proposito, è opportuno sottolineare il fatto che questo è un momento particolarmente favorevole per chi ha intenzione di vendere i propri gioielli. Per tale ragione, chi ha intenzione di fare questa operazione dovrebbe cercare di muoversi per tempo. Ma come fare per non essere raggirati? In prima battuta, è necessario valutare con molta attenzione i gioielli che si hanno nel proprio cassetto. Ciò vuol dire che è sempre bene, prima di recarsi presso il compro oro di riferimento, chiedere un parere al proprio gioielliere di fiducia. Inoltre, non è affatto da escludere la possibilità di sentire più di un parere in modo tale da avere l’opportunità di confrontare le varie alternative. Un gioielliere di fiducia, senza dubbio, sarà in grado di fornire dettagli specifici in merito al gioiello grazie ai quali riuscire a muoversi in totale autonomia al momento della contrattazione e, soprattutto, di fissare una soglia minima al di sotto della quale evitare di andare per non far perdere valore al gioiello in questione. Ovviamente, l’aspettativa deve essere contenuta. Il prezzo del gioiello, in linea di massima, non è mai quello che ci si aspetta. Pur essendo, come detto in precedenza, un momento particolarmente favorevole per questa tipologia di compravendita, è altrettanto vero che moltissimo dipende anche dalla tipologia di gemma. In questa ottica, oltre al compro oro, si dovrebbe prendere in considerazione l’idea di vendere il gioiello direttamente al pubblico o, in alternativa, di smontarlo e utilizzare l’oro per realizzare un altro gioiello. Tutte queste alternative sono percorribili e, quindi, non resta altro da fare che capire quali sono le reali esigenze e procedere in quella direzione. Un’ultima cosa: chi ha intenzione di rivolgersi ad un compro oro deve assolutamente assicurarsi che si tratti di un esercizio a norma di legge. Per comprenderlo, basterà vedere se al momento della registrazione dei dati vengono richiesti i documenti di identità o meno. A questo punto, vendere i propri gioielli non è più un mistero. L’unica cosa da fare, infatti, è quella di cercare di avere le idee chiare in merito al reale valore dei gioielli di cui si è in possesso, al fine di evitare di doversela vedere con una svalutazione eccessiva. Chiedere consiglio ad esperti del settore e fornire le indicazioni reperite quando si è di fronte al compro oro darà a dir poco cruciale per riuscire ad ottenere il massimo beneficio dall’operazione di compravendita che si ha intenzione di mettere in piedi.

Metalli preziosi e la loro quotazione

gold fixing

gold fixing

La quotazione dell’oro e dell’argento, denominata fixing, fin dal 1919 viene operata dai cinque principali istituti bancari mondiali, due volte al giorno per quel che riguarda l’oro e una volta al giorno per l’argento. Fino a poco tempo fa questi istituti erano Barclays, HSBC, Société Générale, Bank of Nova Scotia e Deutsche Bank, che ha deciso di uscire dal circuito del fixing il 13 maggio 2014, dopo oltre venti anni di partecipazione. Tutti questi istituti di credito fanno parte di un club esclusivo, denominato LBMA, ovvero la London Bullion Market Association.

Le ragioni della fuoriuscita di Deutsche Bank

Ma quali sono state le ragioni che hanno portato Deutsche Bank a non fare più parte del gruppo? Senza dubbio lo scandalo Libor e Euribor (i tassi di riferimento dei mercati finanziari) ha avuto un ruolo fondamentale, tanto che all’istituto tedesco è stata applicata una sanzione pecuniaria elevatissima, oltre ad essere stato messo sotto stretta osservazione da parte degli istituti di vigilanza tedeschi. Anche i numerosi ricorsi giudiziari di cittadini (class action) e istituti di credito contro la presunta manipolazione del fixing hanno portato il colosso tedesco a rinunciare alla quotazione dei metalli preziosi. Un mercato che fa gola a molti e che smuove circa 20 mila miliardi di dollari annui.

Cosa cambierà nel mondo dei metalli preziosi?

La London Bullion Market Association ha dichiarato che nulla cambierà e che le attività di fixing proseguiranno tra gli altri quattro istituti di credito superstiti. Un bel sospiro di sollievo per gli operatori del settore, fortemente preoccupati da questa fuoriuscita improvvisa. Ma le voci tra gli addetti ai lavori sono quelle del possibile ingresso di un colosso bancario cinese, che tra l’altro è uno dei maggiori produttori e consumatori di metalli preziosi. Senza dubbio la partecipazione di un paese extra europeo modificherebbe non di poco gli equilibri e le modalità relative alle quotazioni dei metalli preziosi, immutate da quasi cento anni. Al momento comunque la quota di partecipazione della Deutsche Bank non è stata ceduta a nessuno, e l’istituto bancario si è comunque impegnato per evadere gli ordini dei propri clienti. E fino ad ora pare non ci siano stati disagi per clienti e acquirenti.

Come muterà il fixing?

Il mondo del fixing, dominato dalle banche più potenti sul mercato, potrebbe subire una svolta. L’avvento delle nuove tecnologie, di sistemi di comunicazione sempre più veloci e di nuovi mercati che fanno capolino sulla scena mondiale, a breve potrebbe portare ad un cambiamento delle regole generali, con una maggiore apertura anche ad altri operatori del settore. Il fixing dipende unicamente dall’entità degli ordini di acquisto e di vendita dei preziosi: concretamente stabilisce il prezzo al quale la quantità lorda degli ordini di acquisto delle banche partecipanti combacia con quella degli ordini di vendita. E’ interessante come la conoscenza della quotazione giornaliera avvenga nello stesso istante per tutti gli operatori del settore, ovvero alle 10.30 del mattino e alle 15 del pomeriggio, orario di Londra. Esattamente quando gli istituti bancari della London Bullion Market Association ne stabiliscono il prezzo.

Sistemi molto semplici e precisi per la quotazione oro, sono disponibili online, consultando i siti delle attività di compro oro, nella capitale consigliamo il compro oro roma OroElite

Oro da investimento come cominciare?

Investire in oro è ancora oggi una delle pratiche più in voga da chi sceglie di affidarsi ad un bene rifugio sicuro. L’oro vanta una storia millenaria è da sempre è stato considerato come il metallo più pregiato e prezioso del mondo. Investire in metallo giallo è un’ottima opportunità per fare buoni affari in modo garantito. Per questo tipo di investimento è indispensabile sempre far riferimento e trattare solo con dei veri professionisti del settore e che operano secondo ogni norma vigente. Come cominciare ad investire in oro? Oggi uno dei mezzi più utilizzati per questo tipo di attività è senza dubbio il web. Acquistare oro da investimento online oggi è sicuro e offre anche il grande vantaggio di ottenere le migliori quotazioni risparmiando in modo notevole sul costo dei lingotti. Come in ogni settore anche in questo è possibile incappare in truffe o brutte sorprese, sarà necessario seguire solo dei piccoli accorgimenti per fare acquisti online sicuri per investimenti garantiti. Sempre utilizzando internet è indispensabile fare una ricerca accurata fra i vari gruppi che propongono questo tipo di affare. Ad oggi sono veramente tanti i siti che vendono oro fisico sotto forma di lingotto, bisogna individuare quello più affidabile e che presenti le condizioni migliori. Le caratteristiche ottimali di un buon rivenditore d’oro sono: prezzi sempre equi rispetto alla fluttuazione dell’oro, affidabilità nel trasporto e nella consegna dei beni acquistati e metodologie di pagamento sicure e garantite. Prima di procedere con l’acquisto vero e proprio è sempre meglio procedere con delle piccole verifiche contattando il numero verde o il centralino dell’esercizio in questione. Non sarà difficile capire dalle risposte ottenute se si tratta di un esercizio affidabile i meno. Quando si sarà individuato un rivenditore affidabile e che operi secondo tutte le norme, bisogna scegliere cosa acquistare. Solitamente l’oro fisico viene venduto in lingotti oppure monete, la scelta va fatta in base alle proprie esigenze e alle proprie aspettative. Un altro consiglio è quello di tenere d’occhio le quotazioni dell’oro sui mercati azionari e acquistare quando quest’ultime sono in notevole rialzo. Come in ogni acquisto è indispensabile operare con buon senso ed intelligenza per evitare spiacevoli sorprese. Esistono siti online affidabili e rinomati, gruppi che operano in questo ramo da tempo e alle migliori condizioni, il consiglio è quello di trattare con brand riconosciuti e con una storia professionale verificabile.

Banco Metalli per i tuoi investimenti in oro

banco metalliL’oro viene considerato da sempre un bene rifugio proprio per le sue particolari caratteristiche: infatti il suo valore non risente degli effetti di crisi valutarie, geopolitiche, finanziarie oppure di instabilità politico-sociali. Al contrario, durante i periodi di instabilità di qualunque genere, i beni rifugio sono più apprezzati in quanto sono preferiti dagli investitori rispetto a obbligazioni, azioni societarie quotate in Borsa e immobili. Bisogna comunque tenere a mente che per investire in oro occorre fare sempre riferimento al metallo puro, chiamato oro 24 carati. Invece il metallo giallo utilizzato comunemente tutti i giorni sotto forma di gioielli e oggetti di oreficeria è una lega. Sono quindi presenti materiali leganti che rendono l’oro più resistente, ma che tuttavia ne diminuiscono il valore.
L’oro 24 carati si trova in commercio sotto forma di lingotti di varie dimensioni e formati, placchette con un peso minimo di un grammo e monete pregiate. In primi due casi la purezza del metallo usato è di almeno il 99,5%. Invece le monete d’oro devono avere un contenuto di metallo puro di almeno il 90% per poter essere assimilate all’oro da investimento. Gli altri requisiti previsti per legge dalla Commissione Europea sono il fatto di essere state coniate dopo il 1800, aver avuto oppure avere ancora corso legale nel Paese di emissione e un prezzo non superiore dell’80% a quello del valore del metallo pregiato contenuto. Ogni anno la Commissione Europea stila, aggiorna e pubblica sulla Gazzetta Ufficiale la lista delle monete che vengono assimilate all’oro da investimento.
Per la legge italiana tutte le operazioni che hanno come oggetto l’oro da investimento sono esenti dal pagamento dell’IVA: questo fatto rende il bene rifugio molto apprezzato da tutti gli investitori, sia grandi che piccoli. I primi in genere puntano sui lingotti, mentre i secondi preferiscono le placchette di ridotte dimensioni e le monete. Infatti sono più semplici da gestire e da conservare e non richiedono somme eccessive per portare a termine l’acquisto. Quando si decide di investire in oro occorre tenere a mente due fattori: innanzitutto si tratta di una forma di investimento a medio-lungo termine. Di conseguenza in genere bisogna aspettare 4-5 anni prima di poterlo monetizzare, rivendendo i lingotti oppure le monete preziose e ottenere un buon guadagno.
Questo fatto è legato alle caratteristiche stesse del metallo aureo, stabile nel lungo periodo ma volatile nel breve. Tuttavia le fluttuazioni giornaliere del valore dell’oro si attestano su pochi centesimi di euro, quindi non è possibile guadagnare dal proprio investimento rivendendolo dopo breve tempo. In questo modo l’oro da investimento si differenzia in maniera notevole da quello 18 carati, dove anche una variazione giornaliera può avere un certo effetto sull’importo finale.
In secondo luogo occorre ricordare che per legge in Italia sono i banco metalli ad avere l’esclusiva sulle transazioni commerciali riguardanti l’oro da investimento. Si tratta di società che rispondono a precisi requisiti, sono dichiarate Operatori Professionali in Oro dalla Banca d’Italia e soci e personale di qualunque livello hanno alti livelli di onorabilità. Proprio per questo motivo possono garantire maggiori serietà e affidabilità. I banco metalli molto spesso forniscono anche un servizio di fusione dell’oro, quindi fondono, affinano e trasformano in lingotti gli oggetti pregiati e i gioielli acquistati dalla stessa società oppure da compro oro convenzionati. I pezzi sono poi rivenduti a orefici, gioiellieri oppure a investitori privati.
Dato il livello di competenza e serietà dei banco metalli è bene farsi consigliare dal personale su come investire al meglio i propri risparmi. In genere si tende ad acquistare oro da investimento quando le quotazioni sono basse e rivendere quando il valore aumenta, ma occorre monitorare con attenzione il golden fixing. Inoltre alcune monete sono più apprezzate di altre e si rivendono più facilmente.

Roma – vendere l’oro usato

Oro usato lingottiIl settore della compravendita dell’oro usato è stato oggetto di modifiche e innovazioni attraverso una recente normativa che disciplina l’attività dei compro oro professionali. Proprio per questo motivo sono state introdotte regole più stringenti e ulteriori requisiti da rispettare, con lo scopo di tutelare i consumatori e la pubblica economia. L’obiettivo è combattere lo sfruttamento delle persone in difficoltà operando in una zona ai margini della legalità e il riciclaggio di denaro e di oggetti preziosi di dubbia provenienza. La necessità di indicare regole precise per un’attività a norma di legge è legata a diversi fattori, in primo luogo il grande numero degli operatori compro oro, la crescita del settore e il fatturato in continua crescita di questo particolare mercato.Infatti sono sempre di più le persone che decidono di alienare il proprio oro usato sotto forma di oggetti preziosi inutilizzati, cianfrusaglie auree e gioielli che non si indossano più oppure rotti. Lo stato di conservazione dei pezzi non influisce sul loro valore in quanto l’oro vecchio viene destinato alla fusione: di conseguenza i fattori che determinano la valutazione dell’oggetto prezioso sono la quantità di metallo pregiato contenuta e il peso totale. Questo fatto è stato importantissimo per determinare il successo di queste attività in quanto consente ai privati di liberarsi di cianfrusaglie d’oro che altrimenti rimarrebbero inutilizzate in maniera legale e sicura, ottenendo buoni guadagni.
Per vendere il proprio oro usato in completa sicurezza e ottenendo la migliore quotazione possibile è tuttavia necessario tenere a mente alcuni punti fondamentali. Innanzitutto si deve ricordare che la quotazione di mercato dell’oro riguarda il metallo puro e non quello comunemente impiegato per la realizzazione di gioielli e di pezzi di oreficeria. Infatti l’oro puro viene chiamato oro da investimento e il suo valore viene stabilito due volte al giorno (alle 10:30 e alle 15:00 ora locale) dalla Borsa di Londra. Questa operazione viene denominata gold fixing ed è responsabile dell’estrema volatilità dell’oro nel breve periodo in quanto la quotazione del metallo può aumentare oppure diminuire di alcuni centesimi in poche ore in base al cambiamento del rapporto domanda/offerta, alla situazione politica e finanziaria mondiale e all’apprezzamento delle principali monete. Invece l’oro usato è nella maggior parte dei casi a 18 carati: si tratta di una lega formata dal 75% dal metallo aureo e dal 25% da materiali leganti di vario tipo, come il rame, l’argento, il nichel oppure il cobalto. Questa soluzione è fondamentale per rendere il metallo più resistente e far durare a lungo i gioielli senza che si danneggino.
Il gold fixing è espresso in euro al grammo e viene applicato in tempo reale da tutti gli operatori che trattano questo metallo in qualunque forma. Tuttavia ogni esercente può applicare una quotazione differente per quanto riguarda le leghe: di conseguenza i vari compro oro e banco metalli propongono prezzi diversi a seconda dei costi di gestione del negozio che devono affrontare e del guadagno che vogliono ricavare dalla singola compravendita. In genere si sottrae al valore dell’oro puro una percentuale variabile del 30-35%. Proprio per questo motivo è fondamentale seguire con attenzione il gold fixing e comparare con attenzione le valutazioni delle varie attività commerciali per poter ottenere la migliore quotazione oro e un guadagno più alto. Si consiglia di rivolgersi a reti di franchising e a grandi brand nazionali e internazionali in quanto trattano rilevanti quantità di metallo prezioso e quindi possono offrire prezzi molto competitivi e servizi aggiuntivi gratuiti. Le persone che vivono nelle grandi città come Roma sono avvantaggiate perché questi operatori sono maggiormente presenti nei più importanti centri urbani. D’altro lato, però, è necessario valutare con attenzione la posizione del negozio per accertarsi che sia facilmente raggiungibile. Si consiglia di scegliere un esercizio commerciale posto a poca distanza dalla propria abitazione oppure dal luogo di lavoro così da ottimizzare i tempi. Inoltre si evita di portare con sè per prolungati periodi di tempo gioielli e oggetti preziosi all’andata e una rilevante somma di denaro al ritorno.
Per quanto riguarda la valutazione del proprio oro usato bisogna tenere a mente che viene effettuata a peso: di conseguenza è bene accertarsi che la bilancia del negozio sia bene in vista e che il risultato della pesatura sia leggibile. Per sicurezza si consiglia di pesare personalmente a casa il proprio oro vecchio usando una bilancia digitale, così da avere un’idea del suo valore. Tuttavia è necessario ricordare di togliere le pietre dai gioielli in quanto alterano la pesatura. Inoltre, prima di effettuare la vendita, il privato deve presentare un documento di identità valido per essere identificato. Infine con la recente legge del settore è stato innalzato l’importo limite previsto dalle norme anti-riciclaggio per i pagamenti in contanti. Di conseguenza le compravendite in contanti possono essere al massimo di 500 euro: se si supera questo importo si deve utilizzare un altro mezzo di pagamento che siano rintracciabili e consentano di identificare immediatamente le due parti, come i bonifici bancari e postali.

Quotazione oro, non è uguale in tutte le regioni d’Italia

OroElite compro oro romaCorrisponde al vero affermare che la quotazione dell’oro non sia uguale in tutte le regioni d’Italia? Effettivamente se si dovesse proporre un oggetto in oro agli esercizi del settore di diverse città italiane potrebbe accadere di vedersi proporre delle somme differenti, ma ciò non è dovuto propriamente al fatto che la “quotazione dell’oro” è diversa, cerchiamo dunque di fare chiarezza a tal riguardo. Anzitutto bisogna sottolineare che l’oro ha una quotazione ufficiale valida a livello internazionale: questa quotazione viene stabilita due volte al giorno attraverso una procedura che coinvolge un ristretto gruppo di esercizi bancari, procedura che prende il nome di Fixing.
La quotazione internazionale dell’oro dunque non è stabile nel tempo, al contrario può variare, per questo motivo controllarla prima di vendere i propri oggetti in oro è un ottimo suggerimento.
Verificare quale sia la quotazione dell’oro è un’operazione tutt’altro che difficile, dal momento che su Internet ci sono diversi siti attendibili che vengono costantemente aggiornati con le ultime quotazioni, ad ogni modo questo dato può essere controllato con facilità anche all’interno degli esercizi di compro oro.
La valutazione di un oggetto usato in oro è legata dunque all’oro quotazione ufficiale, e anche ad altri aspetti di carattere oggettivo, ovvero il peso dell’oro effettivamente contenuto nell’articolo e anche la sua purezza.
La purezza dell’oro viene espressa in carati, e quest’unità di misura indica sostanzialmente quanto oro è presente nella lega metallica che costituisce l’oggetto.
La quantità di carati può variare da 1 a 24, e ovviamente tanto più è elevata tanto maggiore è la purezza dell’articolo, di conseguenza tanto più alto sarà il suo valore; l’oro a 24 carati, pressoché introvabile negli articoli di gioielleria, è di fatto oro puro al 100%.
Parallelamente a questi aspetti vi è anche un altro fattore che determina la valutazione di un oggetto usato in oro, ed è proprio questa la ragione per cui la valutazione di un articolo come questo può rivelarsi diversa a seconda della regione, o comunque a seconda dell’attività di compro oro a cui si sceglie di rivolgersi: stiamo parlando dello spread.
Lo spread indica sostanzialmente quella percentuale che un’attività di compro oro sceglie di trattenere da ogni transazione: ovviamente questo parametro viene stabilito da ogni azienda del settore in modo libero e indipendente, ed è proprio grazie allo spread che l’impresa riesce a garantirsi dei guadagni.
Ovviamente un’attività di compro oro deve tenere bene in considerazione i trend del mercato: nel caso in cui proponesse una quotazione oro troppo bassa, quindi laddove praticasse degli spread molto alti, potrebbe risentire della concorrenza, al contrario nel caso in cui gli spread dovessero essere particolarmente convenienti per il consumatore ci sarebbe il rischio che gli introiti dell’azienda divengano eccessivamente ridotti.
Tra tutti i fattori che possono influire sull’oro quotazione, dunque, l’unico che può rendere la valutazione di un oggetto in oro differente da regione a regione, o da città in città, è proprio quest’ultimo.
A tal riguardo si può affermare che le valutazioni degli oggetti usati in oro tendono a rivelarsi particolarmente convenienti soprattutto nei grandi centri, come possono essere Milano o Roma. In queste città il livello di concorrenza è davvero molto alto, di conseguenza le attività di compro oro devono praticare degli spread molto convenienti per il consumatore, altrimenti rischierebbero concretamente di non riuscire a costruire un buon business.
A prescindere da questo interessante aspetto si può affermare che è del tutto legittimo il fatto che il consumatore intenda vendere alla migliore quotazione oro, di conseguenza non può che essere un buon suggerimento quello di rivolgersi a più compro oro indirizzandosi verso quello che assicura la transazione più fruttuosa.
Ovviamente è sempre un’imprescindibile responsabilità del consumatore quella di rivolgersi solo ed esclusivamente a dei compro oro abilitati allo svolgimento di quest’attività, allo stesso tempo ogni vendita deve essere effettuata rispettando con rigore quanto disposto dalla legge: l’esercente deve richiedere i documenti al cliente, a cui verrà richiesto di compilare alcuni moduli necessari per rendere l’operazione tracciabile al 100%.

Non è tutto oro quel che riluce…

Oro compro oroNon tutto l’oro ha il medesimo valore, o meglio il valore di questo metallo prezioso è ben differente a seconda che si tratti di oro puro o di oro lavorato.

Per ben comprendere la differenza tra oro puro ed oro lavorato è importante aver chiaro che cosa sono i carati: il carato, il cui simbolo è kt, è sostanzialmente l’unità di misura della purezza dell’oro, e indica quanto oro puro è presente nella lega metallica che costituisce un oggetto.
I carati sono espressi in ventiquattresimi, e indicano quindi quante unità su 24 sono composte da oro: alla luce di questo si può ben intuire che l’oro puro è quello che vanta 24 kt.
L’oro puro si presenta di norma in lingotti, pagliuzze o pepite, e per conoscere il suo valore non bisogna fare altro che mettere in relazione il suo peso con la quotazione ufficiale dell’oro, la quale è valida a livello internazionale.
La quotazione dell’oro viene aggiornata due volte al giorno tramite il cosiddetto Fixing, procedura che coinvolge alcuni importanti istituti bancari i quali deliberano appunto quale debba essere la quotazione ufficiale di tale metallo prezioso a seguito dell’attenta valutazione di molteplici aspetti.

Per quanto riguarda il cosiddetto oro lavorato, quindi l’oro che è possibile trovare negli oggetti usati, ovvero nei classici articoli che vengono di norma rivenduti ai compro oro, l’operazione è più complessa, in quanto bisogna prima conoscere quanti carati contraddistinguono il metallo prezioso con cui l’oggetto è realizzato.
É estremamente raro che gioielli e altri articoli in oro siano realizzati in oro 24 kt, dunque nel determinare il loro valore bisogna considerare non solo il loro peso, ma anche la quantità di oro presente nella lega metallica con la quale sono stati realizzati.
Dal momento che gli oggetti in oro sono di norma prodotti in lega metallica, il valore di un oggetto in oro è determinato anche dal tipo di metallo con il quale l’oro è stato legato.
Sulla base di quanto detto è possibile conoscere il prezzo oro usato in modo del tutto autonomo, di conseguenza se si ha un articolo in oro da vendere è possibile scoprirne il valore in modo tutt’altro che complicato.
I parametri da considerare, alla luce di quanto detto, sono 3: i carati dell’oggetto, ovvero il livello di purezza dell’articolo in oro, il peso del medesimo, ovvero l’effettiva quantità di oro in esso contenuta, e la quotazione ufficiale di questo metallo prezioso, che come detto si aggiorna continuamente e può essere controllata anche online, facendo riferimento a un sito web autorevole.
Da questo punto di vista si segnala come risorsa molto interessante oroelite.it, sito web tempestivamente aggiornato il quale consente appunto di determinare con un elevato livello di precisione a quanto ammonta il valore di mercato di un articolo in oro.
Sebbene, come visto, il valore degli articoli in oro sia oggettivo, qualora si scelga di venderli ad un compro oro bisogna considerare anche un altro aspetto, ovvero il fatto che le varie aziende operanti nel settore trattengono delle percentuali diverse da ogni transazione, e questo può influire sulla quotazione proposta al cliente.
Si stima che le differenze tra gli spread praticati dalle varie imprese che offrono questo servizio siano pari a circa il 20% della quotazione finale dell’oggetto usato, di conseguenza è sicuramente una buona prassi quella di rivolgersi a più compro oro per scegliere quello in grado di offrire la transazione più fruttuosa.
Parallelamente a quanto detto, è altrettanto importante presentarsi presso un esercizio di compro oro già ben informati circa il valore commerciale dell’oggetto che si vuol vendere, e da questo punto di vista possono tornare molto utili le indicazioni fornite in precedenza.

Chi intende vendere un oggetto in oro, ovviamente, deve avere l’accortezza di rivolgersi solo ed esclusivamente ad esercizi regolarmente abilitati allo svolgimento dell’attività, nonché a punti vendita che rispettano tutte le vigenti normative e che identificano in modo corretto il cliente richiedendogli i documenti di identità e facendogli firmare dei moduli necessari per rendere l’acquisto assolutamente tracciabile.

Oggettini d’oro ceduti al compro oro in cambio di denaro contante

2-5.11Il boom della comparsa di numerosi compro oro e argento in ogni paese d’Italia è senza dubbio una realtà sotto gli occhi di tutti.
Chiunque passando tra le strade della propria città avrà visto almeno una volta dei cartelli giganti con le varie scritte “compro oro, compro argento, pago subito e in contanti” con la relativa quotazione giornaliera.
Diciamo che i prezzi proposti sono sempre molto allentanti e spingono chiunque a fare un riepilogo degli oggetti preziosi inutilizzati che vengono conservati inutilmente a casa.
Basta pensare a tutte le collane, orecchini, anelli, bracciali, etc ricevuti durante le varie ricorrenze della vita (dal battesimo al matrimonio passando per i vari compleanni) che abbiamo indossato poche volte e che ora sono diventati anche fuori moda. Lo stesso discorso vale per gli oggetti in argento come posate, centro tavola, cornici, etc che sono ancora nelle loro scatole originali o che ancor peggio sono ad impolverare su qualche mobile da anni. Per non parlare poi di tutti gli oggetti in oro e argento rotti che sarebbero molto costosi da riparare e che rischiano di essere depredati dai numerosi ladri da appartamento.
In poche parole spesso non ci rendiamo conto di avere in casa un piccolo tesoretto che potremmo convertire in denaro contante in pochi minuti ed in maniera molto semplice, magari avendo la possibilità di realizzare quel sogno che abbiamo tenuto per tutta la vita nel cassetto.
Il primo passo è quello di fare una cernita a casa di tutti gli oggetti preziosi in oro e in argento di cui siamo sicuri di volerci sbarazzare, come ho detto prima anche oggetti rotti, in quanto la maggior parte dei negozi compro oro porta il metallo a fondere rivendendolo direttamente al banco metalli.
Consiglio per esperienza personale di non soffermarsi solo sulla cifra esposta nei cartelli esterni dei negozi (che di sicuro si riferiscono al metallo puro) ma di entrare all’interno dell’esercizio e farsi fare un preventivo gratuito, per poi lasciare i propri beni a chi ci permette di ricavare una cifra maggiore.
Dopo l’ingresso, che può sembrare un pò imbarazzante visto che dopo aver suonato il campanello ci si ritrova davanti ad una persona che si trova dietro ad un vetro e chiusa in un gabbiotto, l’operazione è molto semplice ed immediata. Si consegnano gli oggetti attraverso una fessura del gabbiotto blindato (che serve per garantire la sicurezza dell’operatore) e lo stesso procede poi alla verifica dell’autenticità dell’oggetto. L’addetto effettua infatti dei test che si svolgono strofinando gli oggetti in oro su una pietra di riscontro nera o limando leggermente gli oggetti in argento, passando poi su questi dei reagenti che permettono di verificare l’autenticità, ma anche la caratura, del nostro oro o del nostro argento.
Una volta verificato questo si procede con la valutazione che si basa sul peso degli oggetti e sulla quotazione giornaliera del metallo (Es. peso 25 gr x quot. 25 € = 625 €) e si possono ricavare cifre davvero interessanti e spesso inaspettate.
Se la cifra del preventivo ci soddisfa possiamo subito chiudere la trattativa consegnando un nostro documento di identità. Dopo aver appuntato, come obbligo di legge, i dati di chi sta vendendo beni preziosi, arrivano subito i soldi in contanti.
Normalmente i soldi vengono contati prima dall’operatore e poi con calma davanti al cliente e comunque la presenza all’interno dei negozi di numerose telecamere è una sicurezza sia per chi ci lavora dentro che per i clienti, che potrebbero dimostrare le loro ragioni in caso di eventuali contenziosi.
Il procedimento è quindi estremamente semplice e permette di convertire oro e argento usati in denaro contante.
Molte volte si hanno dei sogni nel cassetto che si vorrebbero realizzare ma non ci sono le possibilità economiche, senza magari rendersi conto che nei nostri cassetti ci sono invece dei piccoli tesori che potrebbero permetterci di realizzarli. Io per esempio, vendendo pochi oggetti ricevuti durante il battesimo e la comunione che mai avrei indossato, ho potuto ricavare una discreta somma con cui ho finalmente potuto permettermi le tanto desiderate lezioni di canto. Oltre a sviluppare questa passione e realizzare un sogno, può essere che questo semplice gesto mi abbia permesso di costruire le basi per una futura professione.

Quotazione oro usato, da cosa è determinata

quotazione oro onlineIn tutto il mondo si applica la stessa quotazione dell’oro 24 carati: infatti questo metallo è considerato da sempre il bene rifugio per eccellenza. Il valore dell’oro viene determinato dalla Borsa ed è espresso in dollari per oncia troy (circa 31 grammi): dato che si tratta di un importo borsistico, l’oro quotazione varia continuamente. Per una maggiore praticità nel mercato del metallo fisico, il fixing, cioè il prezzo di riferimento, viene fissato due volte al giorno. Questo valore riguarda il metallo da investimento e i contratti sull’oro, ma non compravendite di oggetti materiali.

Il valore dell’oro è influenzato da diversi fattori: in primo luogo bisogna considerare la domanda e l’offerta di questo bene rifugio e successivamente le aspettative degli investitori. Questo fattore può anche essere legato alla speculazione, quando fondi di investimento e grandi investitori agiscono in maniera tale da abbassare il prezzo dell’oro per acquistare al tempo stesso grandi quantità di metallo fisico. Si tratta di un breve falsamento del mercato, determinato dalla vendita oppure dall’acquisto in poco tempo di ingenti quantità di contratti.
Infine, oltre ai processi speculativi, bisogna considerare la situazione geopolitica internazionale e l’andamento generale del mercato borsistico e di quello valutario. Dato che l’oro è un bene rifugio, il suo valore aumenta in momenti di crisi economica e di deprezzamento della valuta. Questo fatto porta gli investitori a preferire l’oro in periodi di incertezza economica oppure di instabilità politica, provocando l’aumento del valore del metallo. Il rapporto tra il valore del bene rifugio e quello delle valute è particolarmente vero nel caso del dollaro, proprio perché il prezzo aureo è determinato usando questa valuta: di conseguenza queste due quotazioni hanno un rapporto inversamente proporzionale tra loro. Ad esempio, nel caso che la moneta statunitense aumenti di valore, il prezzo dell’oro scende. Inoltre bisogna tenere a mente che si considera il dollaro come la valuta rifugio: per questo motivo è impossibile che le due quotazione aumentino parallelamente, dato che si calmierano a vicenda.
La quotazione dell’oro 24 carati fa riferimento al metallo puro, che si scambia fuori Borsa dal 2004: non sono quindi necessari intermediari, ma lo scambio avviene tra cedente e acquirente in maniera diretta. La quotazione applicata al mercato dell’oro fisico è il fixing determinato dalla Borsa di Londra e utilizzato in tutto il mondo. Tuttavia bisogna tenere a mente che nel caso degli scambi di oro usato si seguono regole diverse. Infatti gli oggetti venduti e acquistati non sono in oro puro, ma in lega: nella maggior parte dei casi si ha a che fare con il metallo 18 carati, dove la percentuale di oro contenuta è il 75%. Si tratta di un accorgimento necessario per permettere di lavorare e conservare l’oro nel miglior modo possibile, dato che questo materiale è molto duttile e malleabile. Per creare monili oppure oggetti di oreficeria si aggiungono materiali leganti per aumentare la resistenza del prodotto finale; è sufficiente una nuova fusione per raffinare il metallo.
Quando si vuole vendere il proprio oro usato bisogna tenere a mente che al valore del’oro 24 carati va sottratta un importo variabile pari al 30-35% della quotazione: ad esempio, se il fixing equivale a 30 euro al grammo, i prezzi applicati dai vari compro oro vanno dai 16 ai 20 euro al grammo. Infatti ogni esercizio commerciale applica quotazioni differenti in base ai costi che deve affrontare sia per quanto riguarda l’affitto del negozio che per la gestione degli oggetti preziosi acquistati e la loro fusione. Ogni esercente determina in modo autonomo quali sono i prezzi a cui acquista l’oro usato dai privati, di conseguenza le differenze possono anche essere del 20%.
Per poter ottenere la migliore valutazione oro bisogna sapere quale sia il valore del proprio oro usato, pesandolo con una bilancia digitale prima di recarsi in negozio. A questo punto si effettua una comparazione tra le quotazioni applicate dai compro oro in modo da scegliere quella più vantaggiosa. Si consiglia di fare attenzione che non esistano commissioni nascoste e di rivolgersi ai grandi brand.